La fitoterapia e l’agopuntura sono i due pilastri della medicina cinese. Da millenni si usano numerose piante medicinali, minerali, estratti di animali per curare le malattie acute e croniche e per mantenere una buona salute fisica e mentale. Non si può separare la pratica clinica dalle teorie energetiche della medicina cinese: l’equilibrio dell’energia vitale (Qi), del sangue (Xue), dei liquidi organici (Jin Ye), l’armonia delle cinque fasi( Wu Xing) e l’equilibrio funzionale degli organi (Zang) e dei visceri(Fu).
Oggi in Cina la medicina fitoterapica è oggetto di ricerche approfondite ed è in continua evoluzione, mentre la scienza moderna ne sta scoprendo la straordinaria raffinatezza. Circa un quarto delle ricette in uso oggi risalgono all’inizio della cultura imperiale cinese in particolare alle dinastie Han e Tang, un numero maggiore è stata elaborata nella dinastia Qing.
L’espressione cinese: “Bian Zheng Shi Zhi” significa differenziare le sindromi e impostare un trattamento. Le prescrizioni che ne risultano, si basano sulla sinergia dei loro componenti e sono organizzate in modo gerarchico. Nel corso dei millenni i Cinesi hanno classificato le prescrizioni secondo vari criteri: la natura della patologia, secondo la eziologia o gli organi interessati, o secondo la strategia terapeutica. La formula rispetta una gerarchia dei componenti. É necessario che siano organizzati in modo ordinato: il componente che tratta la malattia in modo più significativo è l’imperatore, quello che aiuta l’imperatore è il ministro e quello legato al ministro l’ambasciatore. A questa gerarchia è legato il dosaggio: all’imperatore spetterà quello maggiore e agli altri a scalare, il ministro non potrà avere un dosaggio maggiore dell’imperatore.
Non sempre è necessario usare tutta la gerarchia, ci sono ricette fatte solo di due componenti, questo dipende dalle caratteristiche degli ingredienti. Elaborare una prescrizione di medicina cinese richiede una notevole conoscenza dei componenti e una grande elasticità, per potere modificare la ricetta seguendo le variazioni delle condizioni del paziente. Le modifiche possono essere richieste non solo per le evoluzioni del quadro patologico, ma anche per le condizioni climatiche, l’energia del paziente e altre variabili ambientali.
La farmacopea cinese possiede anche un utilizzo esterno (cataplasmi) al fine di trattare traumatismi, piaghe problemi della pelle come per le malattie interne. Nella pratica clinica, l’agopuntura e la farmacopea cinese spesso si possono utilizzare simultaneamente.